IL GABINETTO RS/33
Tradizionalmente si è soliti stabilire la data di nascita dell’ufologia moderna nel 24 giugno 1947, giorno in cui il pilota americano Kenneth Arnold avvistò nei cieli sovrastanti il monte Rayner una formazione di 9 oggetti volanti non identificati. Tuttavia, in molti ignorano che ricerche relative a questi velivoli furono fatte anche prima di questa data. Ed una delle più controverse si svolse proprio nel nostro paese, nell’Italia fascista degli anni 30. Anche a quei tempi molti erano gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Nell’archivio di stato di Milano esistono due volumi, il 400 ed il 401, pieni di relazioni riguardo ad avvistamenti di velivoli ignoti. La maggior parte di essi si riferisce ad aerei convenzionali erroneamente scambiati per altri apparecchi, ad aerei spia o di contrabbandieri, o a semplici errori di valutazione. Ma alcuni di questi avvistamenti sembrano attrarre maggiormente l’attenzione dei vari ricercatori ed ufologi che li hanno analizzati. Questi avvistamenti destarono grande scalpore in seno alle gerarchie del regime: ancora l’ipotesi extraterrestre era ben lungi dal sorgere; tuttavia, i vertici del fascismo attribuirono la paternità di questi aeromobili a potenze straniere, utilizzanti tecnologie ultramoderne nella realizzazione di aerei spia o di velivoli militari innovativi. Ed è per questo che Benito Mussolini giunse alla decisione di istituire una commissione di ricerca che indagasse sulla natura e sulle proprietà tecnologiche dei fantomatici aeromobili: nacque così, presso l’Università Della Sapienza di Roma, il Gabinetto RS/33, un distaccamento dell’OVRA, la polizia segreta del regime, con fini di indagine segreta e ricerca scientifica, una sorta di MJ-12 nostrano. Capo dell’assemblea, per i meriti acquisiti nei suoi studi sulle onde radio, fu posto Guglielmo Marconi. Alle riunioni del Gabinetto presero parte anche altri studiosi, scienziati ed il filosofo Giovanni Gentile.
Nel decennio compreso tra il 1930 ed il 1940, i membri del Gabinetto si occuparono di un’enorme quantità di avvistamenti, analizzandoli e catalogandoli. Ma l’avvenimento che destò più scalpore riguarda il presunto ritrovamento di un aeromobile non identificato avvenuto in Lombardia, una sorta di UFO Accident che precedette di 15 anni il famoso episodio di Roswell, Nuovo Mexico. L’episodio avvenne presumibilmente nell’area metropolitana di Milano. Osservatori terrestri e scienziati dell’osservatorio di Brera furono testimoni dell’atterraggio o della caduta di un oggetto volante non identificato. A seguito della notizia, da Roma partirono una serie di telegrammi indirizzati alla prefettura di Milano ed ordinanti il silenzio più assoluto sulla notizia, nonché il sequestro dei piombi dei giornali che la riportavano e la minaccia di accusa al tribunale per attentato alla sicurezza dello stato contro gli eventuali trasgressori. Vennero effettuate delle ricerche per ritrovare il fantomatico oggetto che, dopo essere stato scovato, fu probabilmente portato in un hangar degli stabilimenti della Savoia Marchetti a Vergiate, dove presumibilmente rimase fino a quando l’intero complesso non venne distrutto ad opera di bombardamenti alleati. Gli studi su questo velivolo aiutarono presumibilmente Giovanni Pegna nella realizzazione della sua Ala Volante, un aereo dalle marcate caratteristiche aliene. L’attività del Gabinetto proseguì sino al 1940, anno in cui la Gestapo, la polizia segreta del regime nazista, venne a conoscenza delle sue ricerche e pretese di venire in possesso dei risultati delle varie indagini. In seguito ad una riunione tra Mussolini ed agenti della Gestapo avvenuta a Villa Torlonia nel 1940, e ad un successivo accordo tra il Duce e Hitler, la Germania poté avvalersi di questi dati, ed utilizzò le nozioni di retroingegneria per realizzare velivoli innovativi come l’aeromobile V7, di forma discoidale ed altri modelli. L’esistenza del Gabinetto rimase segreta sino all’anno 1996, quando un anonimo informatore inviò una serie di documenti in seguito rivelatisi originali, riguardanti le sue attività. Ancora una volta dunque la sua storia assunse tinte misteriose.
Riccardo Pelucchi
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