venerdì 30 aprile 2010

La nuova mappa dell’Europa secondo l’Economist

Le persone che a causa di qualche vicino fastidioso non sono contente del loro quartiere, possono sempre traslocare. Le nazioni non possono fare altrettanto. Ma immaginiamo che sia possibile. La mappa dell’Europa sarebbe completamente diversa e tutti vivremmo molto più tranquilli, sostiene l’Economist.
La Gran Bretagna, che dopo le elezioni del 6 maggio dovrà affrontare il problema dei suoi difficili conti pubblici, si sposterebbe più a sud, vicino alle isole Azzorre, a ovest della Francia e della Spagna, che hanno gli stessi problemi.
Il suo posto sarebbe preso dalla Polonia, che storicamente ha sofferto troppo a causa della sua collocazione tra Russia e Germania, e sarebbe finalmente isolata e protetta.
Di conseguenza la Germania si troverebbe a confinare con l’Ucraina, e Berlino dovrebbe prendere molto più sul serio il processo d’integrazione europea. La Repubblica Ceca, a maggioranza protestante, si troverebbe molto meglio vicino ai Paesi Bassi, quindi dovrebbe scambiare la sua posizione con il Belgio.
Nei Balcani ci sarebbe un vero e proprio smottamento, mentre Estonia, Lettonia e Lituania si sposterebbero a fianco della Polonia (dove prima c’era la Gran Bretagna), contente di essere più lontane dalla Russia e più vicine agli Stati Uniti.
Ce n’è anche per l’Italia: Slovenia e Croazia potrebbero fare un’alleanza con l’Italia del nord, che si staccherebbe dal resto della penisola da Roma in giù. Qui rinascerebbe il Regno delle due sicilie: il “Bordello”.
fonte:Internazionale

1 commento:

fcoraz ha detto...

Da Roma in giù il BORDELLO? Saranno mica leghisti questi qui dell'Internazionale? O all'estero sanno dare un nome alle cose?

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