venerdì 1 aprile 2011

emigrazione italiana nel mondo

L'Italia una terra di emigranti.Tra il 1861 e il 1985 sono state registrate più di 29 milioni di partenze dall'Italia.In quest'arco di tempo un numero uguale alla popolazione al momento dell'Unità d'Italia si trasferì nelle Americhe,in Europa e Africa.Tra il 1876 e il 1900 il nord fornì il 47 % dei migranti: Veneto(17,9%), Friuli-Venezia Giulia(16,1%) e Piemonte(12,5%).Alla fine del XIX secolo vi fu una consistente emigrazione verso l'Africa, che riguardò principalmente l'Egitto, la Tunisia ed il Marocco, e poi le colonie italiane(Libia ed Eritrea).Nei primi anni del 900 partirono 14 milioni di persone(solo nel '13 oltre 870.000 partenze), con 33 milioni e mezzo di abitanti in Italia.L'emigrazione nelle Americhe fu enorme nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Quasi si esaurì durante il Fascismo, ma ebbe una piccola ripresa subito dopo la fine della seconda guerra mondiale.Una quota importante di Italiani andò in Uruguay, dove i discendenti di Italiani nel 1976 erano 1.300.000 (oltre il 40% della popolazione, per via della ridotta dimensione dello Stato).Lo stato italiano firmò nel 1955 un patto di emigrazione con la Germania con il quale si garantiva il reciproco impegno in materia di migrazioni e che portò quasi tre milioni di italiani a varcare la frontiera in cerca di lavoro. Al giorno d'oggi sono presenti in Germania circa 650.000 cittadini italiani fino alla quarta generazione, mentre sono più di 500.000 in Svizzera: prevalentemente di origine siciliana, calabrese, abruzzese e pugliese, ma anche veneta ed emiliana dei quali molti ormai con doppio passaporto e possibilità di voto in entrambe le nazioni.Numeri e news tratte da wikipedia.

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