domenica 24 luglio 2011

vento nero


PARIGI.Anders Behring Breivik, arrestato come responsabile della strage di Utoya, era stato membro dell'organizzazione giovanile del Partito del Progresso dal 1999 fino al 2006, quando era stato radiato. Il leader di questa formazione di estrema destra norvegese, Siv Jensen, ieri si è detto «rattristato» per il gesto del terrorista. Il Partito del Progresso è ormai la seconda forza politica in Norvegia, con il 22,9%. In Danimarca, il Partito del Popolo, ormai la terza forza del paese, dal 2001 appoggia dall'esterno i governi conservatori e ha ottenuto che alcune sue proposte venissero trasformate in legge: Copenhagen ha la peggiore legge europea sull'immigrazione e, di recente, ha chiuso le frontiere denunciando Schengen. In Finlandia, alle ultime elezioni la vera novità è stata l'irruzione del Partito dei veri finlandesi, impostosi come forza politica di primo piano. L'estrema destra è da anni in crescita in tutta Europa. Dal Fpö austriaco, che ha un leader di 41 anni, Heinz-Christian Strache, e alle municipali di Vienna del 2010 è arrivato al 27% (in crescita di 12 punti) all'Udc svizzera, dall'Atika bulgara allo Jobbic (Movimento per un'Ungheria migliore), che è ormai la terza forza ungherese, al Partito della libertà olandese, dove Geert Wilders è arrivato a rappresentare la terza forza politica, con il 15,4% dei suffragi e 24 seggi in parlamento. In Francia, Marine Le Pen, la nuova leader del Fronte nazionale figlia del fondatore Jean-Marie, punta a essere presente al secondo turno delle presidenziali del 2012, come suo padre, che arrivò al ballottaggio nel 2002, escludendo il socialista Jospin. Tutte queste forze stanno creando un terreno comune: difesa delle identità nazionali, insistendo sullo scontro di civiltà, ponendosi come anti-islam e anti-immigrati. Prosperano aiutate dalle difficoltà sociali che si diffondono in un periodo di crisi.
Interpol, in un rapporto del 2010, pur escludendo rischi imminenti di attentati di estrema destra, aveva però sottolineato la «professionalità» crescente di queste organizzazioni, che si rafforzano attraverso la propaganda xenofoba e si costruiscono grazie ai social network. Il contro-spionaggio britannico aveva sottolineato di recente che «un individuo isolato può causare danni enormi»: nel '99, a Londra, il terrorista David Copeland aveva causato la morte di tre persone con una bomba artigianale lanciata contro un locale di incontro di omosessuali.
L'atto terrorista di Anders Behring Breivik ricorda i fatti di Oklahoma, negli Usa, quando nel '95, Timoty McVeich, un militante di estrema destra, aveva ucciso 168 persone facendo esplodere un'autobomba di fronte a un edificio federale.

fonte:Miccia Corta

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