“finning” è quella barbara pratica che l’uomo infligge agli squali, privandoli delle pinne e poi gettando in mare la carcassa mutilata dell’animale ormai morto. Per salvaguardare questi animali e chiedere che venga posto termine a questo massacro inutile ed incivile, il parco acquatico Le Navi di Cattolica si fa portavoce della raccolta firme avviata dal giornale Sharknews.
Domenica 19 ottobre terminerà la Settimana Europea dello Squalo, partita l’11 ottobre e che ha visto la mobilitazione di molte strutture italiane ed europee, fra cui il parco di Cattolica, a cui sta a cuore la conservazione degli squali: il traguardo è il raggiungimento delle 10.000 firme che saranno poi consegnate al Ministro per l’Ambiente, on. Stefania Prestigiacomo e al Ministro per le Politiche Agricole on. Luca Zaia.
Nella petizione, pubblicata sul sito del giornale Sharknews all’indirizzo http://www.medsharks.org/firmaperglisquali.html, si chiede ai due ministri di ‘’sostenere e attuare un efficace piano d’azione europeo per la conservazione degli squali, animali preziosi ma vulnerabili”.
Gran parte degli squali, infatti, vengono pescati in quantità eccessive, tanto che in Europa un terzo delle specie è a rischio diestinzione; percentuale che in Mediterraneo sale al 42%. Inoltre, la regolamentazione dell’Unione Europea sul finning e’ fra le piu’ deboli al mondo. Da qui l’appello al governo: “Ora che si sta mettendo a punto la bozza del piano d’azione europeo per gli squali, voi ministri avete una grande opportunità per migliorare lo stato delle nostre popolazioni di squali e della pesca. Per questo vi esortiamo ad intervenire affinché la versione finale del piano d’azione dell’Unione europea adotti misure precauzionali e recepisca i pareri scientifici, così da ridurre significativamente le catture di squali, proteggere le specie di squali e razze in pericolo d’estinzione e promuovere il bando totale del finning“.
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