Fratelli Marx
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I Fratelli Marx (Marx Brothers) fu il gruppo comico formato dai cinque fratelli Marks (spesso anche confusi con Marx, per cui entrambe le notazioni, essendo omofoniche, sono tuttora valide), attori di vaudeville e di cinema statunitensi di origine mista Jenish ebraica.
I fratelli Marx erano:
Manfred nato nel 1885 e morto infante
Chico - Leonard Marks (22 marzo 1887 - 11 ottobre 1961)
Harpo - Adolph Arthur Marks (23 novembre 1888 - 28 settembre 1964)
Groucho - Julius Henry Marks (2 ottobre 1890 - 19 agosto 1977)
Gummo - Milton Marks (23 ottobre 1892 - 21 aprile 1977)
Zeppo - Herbert Marks (25 febbraio 1901 - 30 novembre 1979)
Ancora oggi i fratelli Marx sono negli Stati Uniti tra i comici più amati di tutti i tempi, per il loro umorismo così sferzante e sopra le righe, con cui hanno bersagliato l'uomo, la società, e tutte le ipocrisie che da essi scaturivano. I fratelli Marx hanno rappresentato l'urlo liberatorio dell'uomo medio, concretizzando quella lotta che egli avrebbe voluto fare alla società vanagloriosa, alle ipocrite convenzioni e alle tronfie istituzioni. Essi scherniscono il tutto grazie ad un fantastico umorismo, decisamente anarchico e surreale. L'AFI li ha inseriti al ventesimo posto nella classifica dei venticinque migliori attori di tutti i tempi.
Figli d'arte, sarà la loro madre Minnie Schönberg, intraprendente oriunda tedesca, a spingerli ancor bambini alla carriera teatrale. Cominciano ad esibirsi in alcuni numeri canori sotto diverse sigle (la prima, The Three Nightingales, ovvero "I Tre Usignoli"). Aiutati dallo zio, noto comico teatrale, cominciano a girare per la provincia americana e a farsi conoscere. Ai numeri musicali (Chico si esibisce come estroso pianista e Harpo come elegante arpista) aggiungono anche alcune improvvisazioni comiche, che contribuiranno ad aumentare l'amore del pubblico nei loro confronti.
Vengono presto ingaggiati per vere e proprie tournée. Nel 1912 inventano una scenetta comica in cui un severo insegnante deve tenere a bada una classe di scapestrati alunni. Qui cominciano ad intravedersi quelli che diverranno i loro celeberrimi personaggi sullo schermo: Groucho, il baffuto e ironico chiacchierone, Harpo, il vagabondo muto fintamente ingenuo con una grande parrucca riccia, e Chico, il bullo ignorante e maneggione di origine italiana. Gummo lascerà il gruppo poco dopo, mentre Zeppo continuerà ancora per diverso tempo (fino al 1934) a far da mera spalla ai tre istrioni.
I soprannomi dei fratelli Marx nacquero durante una partita a poker nel 1915, ad opera di Art Fischer: Groucho viene da "grouchy" (brontolone), Gummo fa riferimento alle soprascarpe di gomma o "gummy shoes" che egli usava, Harpo deriva da "harp", perché Arthur suonava l'arpa, Chico viene da "chicks", perché in slang americano ed inglese chicks sta per ragazze, passione di Leonard.
Broadway e Hollywood
Dopo quasi trent'anni di gavetta, i fratelli trovano il successo, quando nei primi anni venti approdano a Broadway , dove portano tutta la loro sfrenata ed anarchica ironia. Così racconta Groucho: «Il nostro arrivo a New York fu strano. Facemmo un successo che non ci aspettavamo. Non pensavamo di essere bravi». Con lo show The Cocoanuts i fratelli vengono notati dal cinema: nel 1929 infatti, la Paramount farà firmare loro un vantaggioso contratto per cinque pellicole. La prima è appunto la registrazione dello spettacolo The Cocoanuts - Il ladro di gioielli (1929), che si dimostrerà un enorme successo sia di pubblico che di critica. Il successo viene bissato l'anno seguente con la trasposizione cinematografica di un altro loro grande trionfo teatrale, Animal Crackers, presa in giro dell'alta società americana, l'ultima pellicola basata su un loro lavoro precedente ed anche l'ultimo film girato a New York.
Arrivati a Hollywood sfornano altri tre gioielli della comicità: Monkey Business - Quattro folli in alto mare (1931), Horse Feathers - I fratelli Marx al college (1932), presa in giro dei college americani e delle loro manie sportive, e La guerra lampo dei fratelli Marx (Duck Soup, 1933). Quest'ultimo film , diretto da Leo McCarey , è una feroce satira antimilitarista, in cui i tre fratelli sono al massimo della loro comicità delirante e corrosiva. Alla sua uscita nelle sale la pellicola non ottiene il successo sperato, e così la Paramount decide di non rinnovar loro il contratto.
L'incontro con Thalberg
Nel 1935 il grande produttore della Metro Goldwyn Mayer, Irving Thalberg , li scrittura per due produzioni ad alto budget, in cui il loro inestimabile talento di inserirsi abilmente in un contesto conformista nel quale portare scompiglio verrà progressivamente annacquato. I due film saranno Una notte all'opera (A Night at the Opera, 1935), un'arguta parodia della buona società, e Un giorno alle corse (A Day at the Races, 1937), in cui i tre Marx dileggiano la medicina e il mondo delle corse dei cavalli. Per tastare gag e battute Thalberg aveva concesso loro di portare in tournée in alcune cittadine di provincia alcune scene del film prima che cominciassero le riprese, così da saggiare appunto la validità del materiale. Poco dopo l'inizio delle riprese del secondo film, Thalberg muore ancor giovane per una polmonite e da allora i tre Marx non godranno più dello stesso grande interesse da parte del cinema.
Il declino
Nel 1938 i fratelli girano un modesto film per la RKO, dal titolo Servizio in camera (Room Service), per poi tornare alla MGM, dove li vediamo scanzonati mattatori in tre apprezzabili pellicole, quali Tre pazzi a zonzo (At the Circus, 1939), I cowboys del deserto (Go West, 1940), divertente parodia dei film western , e Il bazar delle follie (The Big Store, 1941). Nonostante alcuni buoni momenti, questi ultimi film non sono però all'altezza dell'enorme talento comico dei loro protagonisti. I Marx infatti non fanno altro che portare sullo schermo sbiadite imitazioni dei due film girati con Thalberg.
Dopo Il bazar delle follie i Marx decidono di dividersi. Chico e Harpo si esibiranno, talvolta in coppia, in diversi spettacoli teatrali e numeri di night club, mentre Groucho farà qualche partecipazione radiofonica. Per far fronte ai debiti di gioco di Chico, il team torna davanti alla macchina da presa per girare un divertente burlesque di spionaggio, Una notte a Casablanca (A Night in Casablanca, 1946), e tre anni dopo il mediocre Una notte sui tetti (Love Happy, 1949), pensato inizialmente per il solo Harpo, con la partecipazione di una giovanissima Marilyn Monroe.
Gli ultimi anni
Dalla fine degli anni quaranta, quando ormai Harpo e Chico cominciano a ritirarsi dalle scene, Groucho si reinventa come ironico e dissacrante presentatore di un quiz prima radiofonico e poi televisivo, dal titolo You Bet Your Life. Nel 1959 ecco che il team si ricostituisce, seppur solo nella scena finale, in uno special televisivo dal titolo The Incredible Jewel Robbery. L'anno seguente i tre Marx girano alcune scene di un episodio pilota per una serie, The Deputy Seraph, che però non verrà realizzata a causa delle cattive condizioni di salute di Chico. Negli anni sessanta e settanta Groucho, terminata ormai la conduzione del suo quiz, partecipa a numerose trasmissioni televisive come disinvolto e sarcastico entertainer, e nel 1974 riceve un premio Oscar alla carriera.
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