quello che pensa il wwf sul nucleare:
La scelta del nucleare nel nostro paese non ha alcun senso.
Al di là del rischio ambientale e per la salute delle popolazioni, il nucleare costa troppo, non dà indipendenza e sicurezza energetica - l’uranio è una risorsa che entro qualche decennio finirà, le centrali costituiscono degli obiettivi “sensibili” per il terrorismo, con forti rischi per la popolazione e comunque la preventiva militarizzazione del territorio. Il nostro Paese aveva rinunciato al nucleare, per decisione popolare, con il referendum del 1987. Nelle recenti elezioni regionali, quasi tutti i candidati (e gli eletti) alla carica a Governatore hanno dichiarato di non volere il nucleare sul proprio territorio.
Appare quindi sempre più evidente che l’unica strada sostenibile in materia di energia sia quella del risparmio, dall’efficienza energetica e dal sempre più forte ricorso alle fonti rinnovabili e pulite.
Appare quindi sempre più evidente che l’unica strada sostenibile in materia di energia sia quella del risparmio, dall’efficienza energetica e dal sempre più forte ricorso alle fonti rinnovabili e pulite.
Il nucleare è marginale a livello mondiale
Il contributo attuale al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo il 5,9% dell’energia primaria, addirittura il 2% di tutta l'energia. Di fatto produce meno dell’idroelettrico.
Il nucleare non migliora la sicurezza energetica e non riduce la dipendenza dal petrolio
L’Italia non possiede significative riserve di uranio e quindi sarebbe costretto ad importarlo da altri paesi.
L’Italia è il Paese europeo con maggior eccedenza di potenza elettrica istallata
L’Italia nel 2008 ha raggiunto una potenza elettrica installata che eccede largamente il picco di domanda, e nonostante questo ha in programma la realizzazione di un numero spropositato (ed inutile) di altre centrali. Importiamo energia elettrica dalla Francia (prodotta con il nucleare) solo per motivi di mercato e di convenienza.
Il nucleare è una follia dal punto di vista economico
Quella nucleare è da sempre stata la più costosa delle fonti energetiche. L’impianto in costruzione in Finlandia ha già maturato tre anni di ritardo e la spesa prevista è già quasi raddoppiata arrivando a 5,3 miliardi di euro. La tecnologia nucleare si è sviluppata è stato solo grazie ai massicci finanziamenti governativi strettamente connessi alla corsa agli armamenti nucleari. Le promesse di diminuzione della bolletta elettrica sono quindi del tutto campate in aria.
L’uranio NON è una risorsa molto abbondante in natura
Se si pensasse di sostituire, per la produzione di elettricità, tutta l’energia fossile con quella nucleare, le riserve di uranio si esaurirebbero nel giro di pochissimi anni. Di fatto già oggi la produzione d’uranio è inferiore al reale fabbisogno degli impianti in esercizio.
Il problema della gestione delle scorie non è stato risolto
L’energia nucleare, nel suo ciclo di produzione inevitabilmente origina delle scorie radioattive la cui gestione costituisce di fatto il più grave dei problemi non risolti connessi a tale tecnologia.
Non è vero che le nuove centrali sono sicure
Il nucleare di IV Generazione ancora non esiste. Gli impianti nucleari sono sempre stati accompagnati da una lunga lista di incidenti, generalmente sottaciuti.
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